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L'Inesistente: marzo 2018

23 marzo 2018

Red Face


第72回 行動展(絵画部)会員, 2017

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Scusa amico non ho potuto fare a meno di notare la tua scatola di fiammiferi, scusa davvero ma è mezz’ora che sto cercando da accendere e sai quando hai le sigarette ma tipo hai una voglia matta di fumarti quella cazzo di roba incatramata che non vede l’ora di prendere fuoco nella tua mano, ma frughi dappertutto e non trovi niente, neanche una scintilla rimasta appiccicata in fondo alla tasca
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19 marzo 2018

Club 54


Salvador Dalí, La vision del primer molino, 1950s

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Il club 54 traboccava di fiori fosforescenti, materassi squarciati e persone assorte, persone immerse in bollicine di giuliva disperazione, sottoinsiemi di un insieme senza intersezioni, scoppiettanti in un ultimo calice di champagne da bere a piccoli sorsi prima di sbarcare sul nulla.
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17 marzo 2018

Le ragioni del sacrificio


Salvador Dalí, El Alba de Cervantes, 1950s

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Riempiti gli stomaci, lasciarono il ventre della Mucca 54 e, con le pupille annacquate dal Valium, si spinsero fino al ciglio del burrone per contemplare ciò che rimaneva del sole: un tuorlo d’uovo poco cotto colava sull’estremità inferiore dell’orizzonte, e veniva voglia di staccarlo dal cielo con un cucchiaino e, se possibile, succhiarlo.
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16 marzo 2018

La Decomposizione di Narciso in Edgar Allan Poe


Caravaggio, Narciso, 1599

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“Nunc duo concordes anima moriremur in una”.
Dixit et ad faciem rediit male sanus eandem
et lacrimis tirbavit aquas, obscuraque moto
reddita forma lacu est. Quam cum vidisset abire,
“quo refugis? Remane nec me, crudelis, amantem
desere!” clamavit “liceat, quod tangere non est,
adspicere et misero praebere alimenta furori!”

Ovidio, Metamorfosi, III 473-479

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La linea umida tracciata a metà di una tela ci separa dal riflesso di ciò che più di ogni cosa amiamo, il riflesso di ciò da cui necessariamente non possiamo non essere ossessionati, perché in quel riflesso si riflette la nostra impossibilità di essere e avere oltre la purezza di una fonte illibata, l’eco sintetica dei nostri più intimi mostri, di tutti quei desideri che confessiamo piangendo e
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